Confronto culturale con Kimura sensei

Secondo

L’esperienza dell’apprendistato giapponese con Kimura sensei

Anno, 2003

Astronomy
Life
Society

Questa interessante lettera del 2003 è un allegato che commenta il piccolo e modesto Ginepro delle foto, molto educativa perché esprime alcuni concetti fondamentali del modo di vedere il Bonsai per il Maestro.

Il testo dice:

Seconda lettera

“Shinpaku (Juniperus chinensis)

Quello che si nota dalla foto è che la parte a destra è troppo pesante, e va inclinata a sinistra così da equilibrare la forma rendendola più stabile e quindi più armoniosa.

La vena viva della corteccia è troppo grossa, e devi cercare di assotigliarla facendo uno shari più grande. Facendo così come ti indico nel disegno, io penso che questo bonsai possa diventare migliore”

Il modo di scrivere del Maestro è molto preciso, tecnico, netto, semplice e schietto come lui.

Nel testo possiamo trovare grandi insegnamenti.

Primo tra tutti il concetto di “miglioramento”, YOKUNARU, per la cultura giapponese. Deriva dal verbo YAKERU, semanticamente “arrivare ad essere più bello”: il cuore è quindi la bellezza, come se prima fosse meno ed ora è più… cioè per un giapponese migliorare è un “continuum” cammino per arrivare alla bellezza, presupponendo che si può sempre migliorare, come nel bonsai, che giammai è terminato.

L’inizio del testo ha l’ideogramma MITE, vedere, notare, un kanji geroglifico molto interessante, è un KEISHOO, cioè un ideogramma della forma, rappresenta un enorme occhio sopra a due gambe. Il grande occhio da l’idea di vedere. La dimensione dell’occhio rappresenta l’importanza dell’esperienza personale in contrapposizione all’affermazione di un’altra persona. L’antico proverbio cinese “Meglio vedere una cosa che ascoltarne cento” è del generale Zhào Chòng-guò (120-52 d.C.) della dinastia Han: solo quando ha potuto vedere la situazione reale della battaglia, ha potuto studiare la tecnica della guerra con i tibetani.

“Meglio vedere una cosa che ascoltarne cento”

Molto interessante in questa lettera anche i concetti di armonia (CHOWA), vene sottili e equilibrio

Per indicare equilibrio usa il termine BARANSU, dall’inglese “balance” e non il tradizionale KINTOO che ha una sfumatura più accentuata di stabilità. Questa scelta del maestro è molto moderna, contemporanea, ma è tale proprio per avvicinarsi maggiormente ad una comprensibilità per gli occidentali: cercare l’equilibrio porta all’armonia.

Scorci del Giardino di Masahiko Kimura

Massimo Bandera